martedì 20 dicembre 2011

Appunti 00003


Horyzon | Capital City



Con questo, sono a quota tre pezzi di carta. Questa volta ho deciso di impegnarmi e prendere la cosa più seriamente. Pare che il Dr. Dickinson non sia soddisfatto delle poche righe che ho dedicato a questa terapia. Ed è vero, lo riconosco.
Sono di nuovo su Horyzon. Sono a casa mia, nel mio loft. E' buio e grande come sempre, sebbene stia cominciando ad alzarsi un po' di luce. Dovrebbero essere le cinque di mattina, circa. 
Lui sta dormendo beatamente. E' bellissimo.

Eppure so che qualcosa sta cambiando lentamente, dentro di me. Mi sento in una spirale. Pensavo che le cose sarebbero sempre state le stesse, che mi sarei rigirata e rivoltata nel mio dolore ogni giorno della mia vita, sempre, da quando non ci sei. 

Vorrei capire se sto andando dalla parte giusta, se è questo quello che devo fare, se è giusto che stia facendo questi pensieri. Non lo so più. Saresti sbalordito di quello che sto progettando.

Non faccio che lamentarmi. Che medico odioso che sono.

Voglio cambiare aria, voglio lasciare questa casa, questo pianeta. Verrò solo per lavorare, del resto ho ben presente quali sono gli orari ed i tempi di percorrenza delle navette. Posso benissimo partire la mattina e tornare in giornata. Per di più, da quando comincerò il programma di ricerca, non è detto che debba fare spola con l'ospedale tutti i giorni. 

Vorrei parlare con Quinn. Sono due giorni che non penso ad altro. Ieri sera l'ho incontrata, eravamo davanti allo stabile della Blue Sun. Eravamo io, lei e Charley. Ero tesa, stanca, è stata massacrante anche ieri, eppure..
Nel giro di qualche attimo, ho visto la luce negli occhi di Quinn, quella luce che tu mi descrivevi sempre, di cui ti eri tanto innamorato. Ogni tanto mi perdo a guardarla, cercando di capire perché ti fossi tanto innamorata di lei, perché non dormivi per parlare con lei, perché ti inventavi turni inesistenti per poter stare con lei. Diciamo che comincio a capirlo, ad averne una chiara coscienza. 
Sono sempre più convinta che il mio affetto nei suoi confronti sia parecchio assoggettato al fatto che sia l'unica persona in tutto il 'Verse capace di comprendere cosa stia passando, perché in un modo simile, c'è dentro anche lei. Non abbiamo mai preso l'argomento apertamente, ma credo che non stia bene. Questo è uno dei tanti motivi perché la casetta che ho comprato su Greenfield è il posto congeniale :  farò la pendolare, con lei e tutti gli altri che non vivono su Horyzon, ma che ci lavorano. 

Ma insomma, stavo dicendo ..

Stavo tornando a casa, e senza un motivo preciso, abbiamo approfittato della neve per fare battaglia, tutte e tre. Ci siamo massacrate a palle di neve, proprio sotto l'ufficio di Heisenberg. Ed è questo che non ha prezzo. Nonostante il dolore che ci portiamo in cuore, nonostante i problemi, gli incubi che ci disturbano il sonno, abbiamo voglia di rinascere. Ed ho capito questo, mentre una palla di neve mi colpiva in piena faccia :  E' ora di andare avanti, o almeno di provarci seriamente. 

E come dicevo, DEVO parlare con Quinn. 
Voglio tentare di fare un percorso con lei, che possa aiutarla, così come sto aiutando me stessa. 
Ne usciremo.
Tu eri luce e dolcezza, non puoi lasciare dolore e lacrime ; non lo avresti voluto.

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