lunedì 26 dicembre 2011

Appunti 00004

Horyzon | Capital City | Lineholder Tower

"Ciao nonno, buon natale."
"Ehilà. Vai a sederti che ho fame."

Mio nonno è affettuoso come un cortex pad scollegato. Non solo non è caloroso, ma è anche perfettamente inutile, quanto a presenza in famiglia. E' un grande oratore, un buon politico, pare, ai suoi tempi, ma quanto ad affetto, dubito abbia neanche la vaga idea di cosa voglia dire voler bene a qualcuno. A nonna, forse, ma preferisco non chiedermelo.

"Ciao nonna, buon natale"
"Aneeta di tua nonna, sei sempre più bella!"

Nonna è dolce. Davvero. Ogni volta che torno, sono felice di vederla e riabbracciarla. E' una donna forte, piena di pazienza e speranza, anche se non ha avuto grandi fortune quanto a familiari : i suoi figli sono sempre stati refrattari al contatto fisico, suo marito beh... mentre io e Phil le saltavamo al collo ogni volta che la vedevamo. 

"Ciao mamma, buon natale"
"Questo vestito ti fa i fianchi larghi."

Vabbe, lasciamo perdere.


Insomma, è per nonna Anneke che sto facendo questo viaggio. Solitamente era Phil che si prestava, e quest'anno ho pensato che fosse un gesto carino propormi. Tanto l'anno prossimo non si ricorderanno neanche come mi chiamo : se il mio progetto di rinnovamento personale prende piede, col cavolo che ci torno. Ad ogni modo, domattina si parte con lo Shuttle "Legacy" del nonno. Faremo un giro per i Core Worlds, e conosceremo (cioè io, loro li conoscono da quasi 50 anni) questi tanto famosi Highlander, amici di noi Lineholder. Pare che mio nonno avesse combinato il matrimonio di uno di loro con mia madre, ma che lei lo abbia messo in fuga rincorrendolo, durante un party, con una forchetta. Non fu una buona idea.

Non sono particolarmente ansiosa di partire, ed a dirla tutta, non vorrei essere qui, nella mia vecchia stanza a preparare una valigia piena di vestiti perfetti e bellissimi, da sofisticata ragazza. Sono tutti indumenti che ormai mi danno la nausea ; per carità, sono eleganti, mi piacciono ancora, ma rappresentano tutto ciò da cui sto fuggendo. Dopo questo viaggio li brucerò, credo. 

Richard.

Non lo vedrò fino alla fine di questo viaggio, e non ho avuto il coraggio di svegliarlo, prima della mia partenza. Gli ho dato un bacio sulle labbra, ed ho chiuso la porta di casa dietro di me. 
Ho un pensiero che mi martella in testa. 

Cos'è?

Io non lo so. Ma spero che sia ciò che muove il sole e le altre stelle.


Ho promesso a Quinn un video di mio nonno mentre mangia. Non ho ancora ben capito cosa la faccia tanto ridere, ma non mancherò.


.. La ragazza di Horyzon, adesso sogna Greenfield. Com'è strana la vita.


martedì 20 dicembre 2011

Appunti 00003


Horyzon | Capital City



Con questo, sono a quota tre pezzi di carta. Questa volta ho deciso di impegnarmi e prendere la cosa più seriamente. Pare che il Dr. Dickinson non sia soddisfatto delle poche righe che ho dedicato a questa terapia. Ed è vero, lo riconosco.
Sono di nuovo su Horyzon. Sono a casa mia, nel mio loft. E' buio e grande come sempre, sebbene stia cominciando ad alzarsi un po' di luce. Dovrebbero essere le cinque di mattina, circa. 
Lui sta dormendo beatamente. E' bellissimo.

Eppure so che qualcosa sta cambiando lentamente, dentro di me. Mi sento in una spirale. Pensavo che le cose sarebbero sempre state le stesse, che mi sarei rigirata e rivoltata nel mio dolore ogni giorno della mia vita, sempre, da quando non ci sei. 

Vorrei capire se sto andando dalla parte giusta, se è questo quello che devo fare, se è giusto che stia facendo questi pensieri. Non lo so più. Saresti sbalordito di quello che sto progettando.

Non faccio che lamentarmi. Che medico odioso che sono.

Voglio cambiare aria, voglio lasciare questa casa, questo pianeta. Verrò solo per lavorare, del resto ho ben presente quali sono gli orari ed i tempi di percorrenza delle navette. Posso benissimo partire la mattina e tornare in giornata. Per di più, da quando comincerò il programma di ricerca, non è detto che debba fare spola con l'ospedale tutti i giorni. 

Vorrei parlare con Quinn. Sono due giorni che non penso ad altro. Ieri sera l'ho incontrata, eravamo davanti allo stabile della Blue Sun. Eravamo io, lei e Charley. Ero tesa, stanca, è stata massacrante anche ieri, eppure..
Nel giro di qualche attimo, ho visto la luce negli occhi di Quinn, quella luce che tu mi descrivevi sempre, di cui ti eri tanto innamorato. Ogni tanto mi perdo a guardarla, cercando di capire perché ti fossi tanto innamorata di lei, perché non dormivi per parlare con lei, perché ti inventavi turni inesistenti per poter stare con lei. Diciamo che comincio a capirlo, ad averne una chiara coscienza. 
Sono sempre più convinta che il mio affetto nei suoi confronti sia parecchio assoggettato al fatto che sia l'unica persona in tutto il 'Verse capace di comprendere cosa stia passando, perché in un modo simile, c'è dentro anche lei. Non abbiamo mai preso l'argomento apertamente, ma credo che non stia bene. Questo è uno dei tanti motivi perché la casetta che ho comprato su Greenfield è il posto congeniale :  farò la pendolare, con lei e tutti gli altri che non vivono su Horyzon, ma che ci lavorano. 

Ma insomma, stavo dicendo ..

Stavo tornando a casa, e senza un motivo preciso, abbiamo approfittato della neve per fare battaglia, tutte e tre. Ci siamo massacrate a palle di neve, proprio sotto l'ufficio di Heisenberg. Ed è questo che non ha prezzo. Nonostante il dolore che ci portiamo in cuore, nonostante i problemi, gli incubi che ci disturbano il sonno, abbiamo voglia di rinascere. Ed ho capito questo, mentre una palla di neve mi colpiva in piena faccia :  E' ora di andare avanti, o almeno di provarci seriamente. 

E come dicevo, DEVO parlare con Quinn. 
Voglio tentare di fare un percorso con lei, che possa aiutarla, così come sto aiutando me stessa. 
Ne usciremo.
Tu eri luce e dolcezza, non puoi lasciare dolore e lacrime ; non lo avresti voluto.

domenica 18 dicembre 2011

Appunti 00002

Greenfield | Home sweet home


Che ore saranno? E chi lo sa.. e chi se ne importa. Oggi mi sono aggiudicata una casetta, all'asta, qui su Greenfield. E' prossima alla piazza del mercato.
Lui è rimasto. Lo ha fatto davvero, ora sta dormendo.. Non voglio svegliarlo.
Ha detto, giorni fa, "Ci rivediamo, magari su Horyzon.".. ed è venuto davvero. Gli ho detto, "resta", e lui è rimasto. Siamo ripartiti per Greenfield, ed è qui. Sono confusa.
Chissà, magari ti sarebbe piaciuto. Magari sareste diventati buoni amici. 
Non so che pensare. Senza te che mi dai una direzione, non capisco se sto facendo l'ennesimo colpo di testa, oppure lui è .. e chi lo sa.


Quinn. Lei sì invece che la vedo chiaramente. Comincio sinceramente a capire perché la notte invece di dormire, messaggiavi con lei come un quindicenne. Mi pento di averti deriso. No, non è vero, era divertente. 


"Ohh, la fidanzata di Phil!"
"Piantala, idiota! Non è la mia.."
"Sì che lo è! Dammi qui, fammi leggere!"
"Ehi!!"


E' davvero un tesoro. E le manchi molto. 




...


Questo è solo uno stupido pezzo di carta.

sabato 17 dicembre 2011

Appunti 00001

Horyzon | Capital City




Se non avessi grandissima stima del Dr. Dickinson, penserei che sia lui ad essere pazzo. Ad ogni modo ho accettato di stilare questi appunti, così, giusto per dargli fiducia. 
Ah e.. il Dr. Dickinson è il medico, psichiatra e psicologo che mi ha presa sotto la sua ala protettiva da quando è successo. Tutto sommato, le ore passate con lui, sono piuttosto tranquille, non mi sento sotto esame, o giudicata in nessun modo.. Alla fine, lavoravamo nello stesso ambulatorio da quasi sei anni. Ha una quarantina d'anni, non di più, e cosa che più mi conforta è che è capitato anche a lui. Sembra di avere a che fare più con un amico che con un collega.
Nonostante questo, non ho afferrato il vero motivo per cui lui pretenda che scriva su un foglio di carta. 
Andrà a  finire che li perderò tutti, questi appunti, e sarà stato un lavoro inutile. 
Comunque. Ho lasciato l'ambulatorio. 
So che non potrò mai dimenticare, e non voglio neanche farlo. Ma vedere il tuo ufficio, il tuo camice, i tuoi vestiti.. non sono ancora pronta. Ho bisogno di cambiare aria, persone e reinventarmi. 
Sarai sempre nel mio cuore.


***

An.